Se avete letto la nostra pagina Facebook, saprete che in questi giorni siamo stati ospiti alla seconda edizione italiana di Campus Party, che quest’anno si è svolta al Milano Rho Fiera. Per noi di Sviluppare Web è stata un’esperienza fantastica, fatta di giovani, passione ed innovazione in ogni sua forma.
Campus Party è il festival dell’innovazione scientifica che quest’anno è arrivato alla sua seconda edizione italiana. L’evento, quest’anno, si articola in cinque giornate densissime di contenuti di ogni sorta in cui si affrontano temi che spaziano dal Coding alle Scienze, passando anche per Game Design, Marketing e chi più ne ha più ne metta.
In totale, l’evento conta oltre 400 ore di contenuti presentati da oltre 300 speaker di fama internazionale, come Jesper Kyd (il compositore della colonna sonora di Assassin’s Creed e di Hitman) e Maddog.
L’evento è sponsorizzato da moltissime università italiane ed aziende leader in vari settori, fra cui quest’anno si leggono nomi come Lottomatica, Nexi, Axa, RDS, Eni e molte altre ancora.
Durante l’evento, le società sponsor hanno l’occasione di lanciare degli hackatlon, ovvero delle competizioni in cui i giovani talenti del mondo digitale hanno modo di sfidarsi per presentare l’idea di un progetto atto a risolvere una specifica problematica su richiesta delle varie società, con la possibilità fra l’altro di vincere cospicue cifre economiche.
Campus Party è questo e molto altro ancora. Tutto l’evento è fortemente improntato al networking. In ogni momento il Campusero, così è noto il partecipante al campus, si può trovare a socializzare con altri partecipanti e capita continuamente di scambiarsi contatti ed idee da portare aventi alla fine o durante la fiera stessa.
Siamo riusciti a partecipare al Campus Party grazie ad una convenzione con l’Università Degli Studi Di Firenze, che ha regalato il biglietto a tutti i suoi studenti.
Arrivati al Milano Rho, ci siamo registrati al check-in ed abbiamo ricevuto le nostre tende personali (vi avevamo già detto che durante il campus si dorme in tenda? 🙂 ). Ci siamo sistemati e dati una ringrescata e poi alle 19:00 dello stesso giorno, abbiamo assistito alla cerimonia di apertura ufficiale del Campus, con tanto di taglio del nastro.
Fin dal primo giorno, abbiamo percepito un ambiente veramente energico, carico di voglia di fare e desiderio di innovare. Tutti i giovani (e meno giovani) presenti ci sono sembrati carichi di energia e hanno dato vita ad un ambiente che nel suo complesso ti invoglia a fare sempre qualcosa.
Una giornata tipo al Campus è colma di cose da fare e di attività da svolgere. Solitamente le attività cominciano verso le 10:00 di mattina e terminano circa alla mezzanotte.
Durante la notte, i ragazzi possono andare a dormire nelle loro tende, oppure possono rimanere svegli a lavorare ai loro progetti, sfruttando i numerosi tavoli dotati di connessione ethernet presenti in tutta l’area Arena.
Se ve lo state chiedendo, no, al Campus Party non si dorme mai.
Campus Party è più di una fiera. Campus Party è un incubatore di idee ed un luogo in cui conoscere dei veri e propri talenti del mondo digitale, in ogni forma. Capita di imbattersi in designer, startupper, programmatori e videomaker di ogni calibro. Insomma, si tratta di un evento composto da figure eterogenee, dove non ci sono solo gli speaker a creare valore, ma anche i partecipanti contribuiscono con il loro bagaglio di conoscenze.
Nel corso delle nostre giornate, ci siamo fermati molte volte a discutere con i ragazzi del campus e con alcune StartUp presenti come espositori e siamo rimasti sorpresi dalla vastità di idee innovative che abbiamo incontrato durante la nostra permanenza a Milano.
Campus Party è un evento incredibile. Appena arrivi, ti rendi conto di essere davanti ad una grande esperienza, in cui puoi vedere il talento e la voglia di fare dei giovani, di quei giovani di cui oggigiorno leggiamo spesso e volentieri soltanto articoli negativi, in cui si parla di poca voglia di fare e di nullafacenti patentati.
Campus Party ti apre gli occhi su quella fetta di Italia che non ci sta e che lotta nel quotidiano per affermarsi in un paese che sta attraversando un periodo difficile, fatto di barriere e pregiudizio verso i nostri giovani talenti.
E per chi dice che le idee possono essere sviluppate soltanto all’estero, che l’Italia non ti mette a disposizione gli strumenti per portare avanti la tua idea, noi rispondiamo che tante delle figure che abbiamo visto al Campus e che hanno già un background affermato, stanno nascendo e si stanno sviluppando proprio nella nostra bella Italia.
In questo paragrafo mi permetto di parlare direttamente a te, caro lettore. So che con il mio articolo non sono riuscito a trasmetterti tutto quello che è il Campus e che probabilmente avresti bisogno di vedere con i tuoi occhi quello di cui ti ho parlato in queste righe.
Io ti invito, l’anno prossimo, a tenerti libero nella prima metà di Luglio, per poter partecipare anche tu a questo strepitoso evento, in modo da guardare con i tuoi occhi quello di cui ti ho parlato.